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Quelle di seguito elencate sono le descrizioni storico-scientifiche che accompagnano i dinosauri in mostra.
I modelli presentati in questa pagina sono tutti disponibili al noleggio.
La classificazione dei modelli e la stesura dei testi sono opera di Cristiano Dal Sasso, (Museo di Storia Naturale di Milano).
Allosaurus fragilis
nome scientifico: Allosaurus fragilis
gruppo di appartenenza: Saurischi teropodi
dieta: carnivoro
dimensioni massime: lunghezza 12mt, peso 3t
principali aree di ritrovamento dei fossili: America Settentrionale
era mesozoica: Giurassico superiore (142 mln di anni fa)
L'allosauro è uno dei dinosauri carnivori meglio conosciuti, grazie ai numerosi scheletri ritrovati dai paleontologi. Fu il più temibile predatore del Giurassico nordamericano. I denti aguzzi e ricurvi permettevano all'allosauro di trattenere le prede e di tagliare lo spessore della pelle dei grandi dinosauri erbivori di cui si cibava. Le zampe anteriori, che possedevano tre dita artigliate, aiutavano ad afferrare le prede. L'allosauro non era grande abbastanza per poter catturare da solo un apatosauro adulto, ma probabilmente cacciava in gruppo, oppure aggrediva gli individui giovani, malati o vecchi. Una caratteristica che lo distingue da altri dinosauri carnivori sono le due piccole "corna", poste poco sopra e davanti agli occhi. Forse distinguevano i maschi dalle femmine. Tra il Colorado e lo Utah c'è un giacimento, chiamato Dinosaur National Monument, che conserva centinaia di ossa di allosauro, accanto a quelle di altri dinosauri.
Tarchia gigantea
nome scientifico: Tarchia gigantea
gruppo di appartenenza: Ornitischi anchilosauri
dieta: erbivoro
dimensioni massime: lunghezza 8mt, peso 3t
principali aree di ritrovamento dei fossili: Asia Orientale
era mesozoica: Cretacico superiore (65 mln di anni fa)
Gli anchilosauri, qui rappresentati da un giovane esemplare del genere Tarchia, sono chiamati anche 'dinosauri corazzati'. Infatti avevano la testa, il collo, il dorso e la coda ricoperti da un mosaico di piastre ossee molto resistenti, in alcuni casi appuntite, che formavano una specie di scudo. A differenza di quello delle tartarughe, questo scudo non era un blocco unico e rigido ma permetteva movimenti abbastanza agili. Allo stesso tempo era una protezione molto efficace contro gli attacchi dei dinosauri carnivori. La testa degli anchilosauri era corta, larga e triangolare ed era provvista di un grande becco corneo.
"Antonio"
nome scientifico: non ancora stabilito
gruppo di appartenenza: Ornitischi adrosauri
dieta: erbivoro
dimensioni massime: lunghezza 4mt, peso 500kg
principali aree di ritrovamento dei fossili: Europa Meridionale
era mesozoica: Cretacico superiore (65 mln di anni fa)
Ricostruzione di un dinosauro a becco d'anatra del gruppo degli adrosauri, il cui fossile, ancora in corso di studio, è stato trovato nel 1998 nei pressi di Trieste. Si tratta del terzo scheletro di dinosauro finora scoperto in Italia: il primo e più famoso è 'Ciro' (nome scientifico Scipionyx samniticus), un cucciolo di carnivoro scoperto nel 1980 in provincia di Benevento; il secondo è il 'saltriosauro', un predatore di 8 metri trovato in provincia di Varese nel 1996. Come tutti gli adrosauri 'Antonio' aveva un muso largo e piatto, simile al becco delle anatre, che serviva per strappare foglie ed erbe. Alcuni dinosauri a becco d'anatra sono pietrificati insieme alle parti molli, come 'mummie naturali'.
Apatosaurus louisae
nome scientifico: Apatosaurus louisae
gruppo di appartenenza: Saurischi sauropodi
dieta: erbivoro
dimensioni massime: lunghezza 25mt, peso 30t
principali aree di ritrovamento dei fossili: America Settentrionale
era mesozoica: Giurassico superiore (142 mln di anni fa)
Questo dinosauro era chiamato brontosauro fino a pochi anni fa, quando i paleontologi scoprirono che in realtà le sue ossa erano uguali a quelle di un altro animale, che era già stato studiato e battezzato apatosauro. L'apatosauro è uno dei dinosauri più popolari e rappresenta bene il gruppo dei sauropodi, facilmente riconoscibili per la spettacolare lunghezza del collo e della coda. Tutti i sauropodi erano erbivori, avevano una testa molto piccola e arti posizionati sotto il corpo come colonne, capaci di sostenere un peso incredibile: fino a 50 tonnellate! Come si vede nel modello qui esposto i sauropodi erano quadrupedi ma potevano anche sollevare gli arti anteriori e 'sedersi' sulla coda, in modo da arrivare a brucare ancora più in alto i rami degli alberi.
Coelophysis bauri
nome scientifico: Coelophysis bauri
gruppo di appartenenza: Saurischi teropodi
dieta: carnivoro
dimensioni massime: lunghezza 3mt, peso 30kg
principali aree di ritrovamento dei fossili: America Centrale
era mesozoica: Triassico superiore (215 mln di anni fa)
Grazie al ritrovamento di ossa di piccoli celofisi all'interno di scheletri adulti, i paleontologi hanno scoperto che questa specie di dinosauro praticava il cannibalismo. Il celofisio è un dinosauro carnivoro molto primitivo. Possiede quattro dita negli arti anteriori e cinque in quelli posteriori e ha una corporatura snella, con collo e coda piuttosto lunghi, testa piccola e muso affilato. Questo e altri tipi di piccoli dinosauri vivevano in grandi colonie, in modo simile agli uccelli marini. Infatti in poco spazio sono stati trovati centinaia di scheletri, fossilizzati tutti insieme.
Hypsilophodon foxii
nome scientifico: Hypsilophodon foxii
gruppo di appartenenza: Ornitischi ornitopodi
dieta: erbivoro
dimensioni massime: lunghezza 2mt, peso 25kg
principali aree di ritrovamento dei fossili: Europa Settentrionale
era mesozoica: Cretacico inferiore (100 mln di anni fa)
Piccolo dinosauro erbivoro, ad andatura bipede, deve il suo nome alla particolare forma dei denti, dotati di un bordo crestato molto alto. L'ipsilofodonte è considerato un antenato degli iguanodonti e degli altri grandi dinosauri erbivori appartenenti al gruppo degli ornitopodi. L'ipsilofodonte aveva un cranio corto e triangolare. Studi condotti sulle cavità degli occhi hanno rivelato che questo dinosauro possedeva una vista acuta, che gli permetteva di vedere bene anche con poca luce. Informazioni sul tipo di alimentazione di questo e altri dinosauri possono essere dedotte dallo studio dei coproliti: veri e propri escrementi fossili, al cui interno sono spesso conservati resti di semi, ossa e altro cibo.
Oviraptor philoceratops
nome scientifico: Oviraptor philoceratops
gruppo di appartenenza: Saurischi teropodi
dieta: onnivoro
dimensioni massime: lunghezza 2mt, peso 30kg
principali aree di ritrovamento dei fossili: Asia Centrale
era mesozoica: Cretacico superiore (65 mln di anni fa)
Oviraptor significa 'ladro di uova'. Questo dinosauro fu chiamato così dai paleontologi americani che nel 1922 scoprirono il primo scheletro, nel deserto del Gobi, perchè le sue ossa erano fossilizzate sopra un nido che conteneva delle uova. Per molti anni si pensò che quelle uova allungate appartenessero ad un protoceratopo, un dinosauro molto comune in quel giacimento. Ma nel 1994 furono trovati altri oviraptor, tutti accovacciati su altri nidi, e si capì che in realtà questi dinosauri erano morti mentre covavano le proprie uova. L'oviraptor aveva un corpo da dinosauro carnivoro ma testa rotonda, con un becco da pappagallo. Una conferma del fatto che i nidi trovati sotto gli scheletri appartenevano agli oviraptor è stata la scoperta di un embrione all'interno di un uovo.
Protoceratops andrewsi
nome scientifico: Protoceratops andrewsi
gruppo di appartenenza: Ornitischi ceratopsi
dieta: onnivoro
dimensioni massime: lunghezza 2mt, peso 60kg
principali aree di ritrovamento dei fossili: Asia Orientale
era mesozoica: Cretacico superiore (65 mln di anni fa)
Con il suo piccolo collare e un solo corno appena accennato sul muso, il protoceratopo è uno dei 'dinosauri cornuti' più primitivi. La scoperta di numerosi scheletri di cuccioli, giovani e adulti, trovati nel deserto del Gobi fin dal secolo scorso, ha permesso ai paleontologi di studiare come questi animali cambiavano durante la crescita. I protoceratopi avevano un modo di vita simile a quello dei maiali: con il becco rivoltavano il terreno alla ricerca di radici e tuberi, che poi tritavano con i numerosi denti posteriori e ingurgitavano nel grande stomaco. Forse il becco serviva anche come arma di difesa. Si pensa che alcuni animali delle leggende popolari siano stati inventati grazie al ritrovamento di alcuni fossili. Per esempio, il mito del grifone sarebbe nato dalla scoperta, in epoca medievale, di un cranio di protoceratopo.
Tapejara imperator
nome scientifico: Tapejara imperator
gruppo di appartenenza: Pterosauri pterodattiloidi
dieta: piscivoro
dimensioni massime: apertura alare 5mt, peso 12kg
principali aree di ritrovamento dei fossili: America Meridionale
era mesozoica: Cretacico inferiore (100 mln di anni fa)
Gli pterosauri non erano dinosauri ma rettili volanti. Dunque non vanno confusi con gli antenati degli uccelli, che avevano il corpo ricoperto di filamenti e piume primitive. Come tutti gli pterosauri, il tapejara possedeva arti anteriori molto allungati e trasformati in ali simili a quelle dei pipistrelli. Negli pterosauri le ossa del braccio e del quarto dito erano particolarmente sviluppate e sostenevano una membrana di pelle simile al patagio dei pipistrelli. Insieme alle ossa cave e al corpo di dimensioni ridotte, questa membrana rendeva molto leggeri gli pterosauri e permetteva loro di volare. Il tapejara non aveva denti ma un becco molto corto, utile per catturare piccoli pesci o per mangiare frutti e bacche. Sul becco si sviluppava una cresta molto alta, che forse serviva come timone o semplicemente come segnale di riconoscimento.
Velociraptor mongoliensis
nome scientifico: Velociraptor mongoliensis
gruppo di appartenenza: Saurischi teropodi
dieta: carnivoro
dimensioni massime: lunghezza 1,8mt, peso 18kg
principali aree di ritrovamento dei fossili: Asia Centrale
era mesozoica: Cretacico superiore (65 mln di anni fa)
Il velociraptor era un piccolo predatore agile e scattante che non superava la lunghezza di due metri e il peso di 20 chili. La coda, lunga e sottile, era resa piuttosto elastica da sottili bacchette ossee che si estendevano lungo le vertebre. La struttura anatomica di questo dinosauro è molto simile a quella dei primi uccelli, al punto che i paleontologi sono convinti che i volatili moderni discendano dai dinosauri carnivori. Come tutti i "raptor", questo vorace dinosauro possedeva un'arma molto particolare: un artiglio a forma di falce, posto sul dito interno del piede, che veniva conficcato nella carne delle prede tramite salti o con rapidi calci accompagnati dalla flessione del dito.
Triceratops horridus
nome scientifico: Triceratops horridus
gruppo di appartenenza: Ornitischi ceratopsi
dieta: erbivoro
dimensioni massime: lunghezza 8mt, peso 6t
principali aree di ritrovamento dei fossili: America Settentrionale
era mesozoica: Cretacico superiore (65 mln di anni fa)
Il triceratopo, di cui vediamo una carcassa semidivorata da un predatore, fu il più grande rappresentante dei ceratopsidi (i cosidetti 'dinosauri cornuti'). Questi dinosauri, tutti dotati di un becco simile a quello dei pappagalli, di un collare osseo e di un numero variabile di corni, furono tra gli erbivori dominanti del Cretacico. Il triceratopo, come dice il suo nome, aveva tre corni, che servivano come armi difensive contro gli attacchi dei tirannosauri. I denti del triceratopo, piccoli e numerosi, erano appaiati uno accanto all'altro, in modo da formare lame trancianti ideali per triturare i vegetali. Il corpo massiccio e gli altri corti e robusti, che terminavano con grandi zoccoli, lo rendevano assai simile ai rinoceronti.
Tyrannosaurus rex
nome scientifico: Tyrannosaurus rex
gruppo di appartenenza: Saurischi teropodi
dieta: carnivoro
dimensioni massime: lunghezza 12,5mt, peso 6,5t
principali aree di ritrovamento dei fossili: America Settentrionale
era mesozoica: Cretacico superiore (65 mln di anni fa)
Le caratteristiche più distintive del tirannosauro erano l'enorme testa e i piccolissimi arti anteriori. Questi erano così ridotti che non si capisce ancora che funzione potessero avere. La testa era dotata di mascelle potentissime, armate di denti affilati lunghi fino a 20 centimetri, capaci di tranciare le ossa dei più grandi dinosauri. I denti erano seghettati come i coltelli da cucina, così da tagliare meglio la carne. Secondo alcuni paleontologi il tirannosauro, oltre ad essere un predatore attivo, era anche un mangiatore di carogne. Fino a pochi anni fa si credeva che non esistessero dinosauri carnivori più grandi, ma la scoperta del carcarodontosauro (in Africa) e del giganotosauro (in America meridionale) hanno cancellato questo primato. Come tutti i dinosauri carnivori, i tirannosauri erano bipedi. Perciò i muscoli degli arti posteriori dovevano essere particolarmente grandi e potenti. Studi condotti su scheletri completi indicano che i tirannosauri potevano raggiungere la lunghezza di 14 metri e il peso di 7 tonnellate.