Mostra: Spinosaurus. Il Gigante Perduto del Cretaceo

Mostra: Spinosaurus. Il Gigante Perduto del Cretaceo

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Ricerca e scoperta

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Progettazione maquette

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Scultura

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Colorazione

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Installazione

La mostra Spinosaurus. Il Gigante Perduto del Cretaceo rappresenta il frutto di una prestigiosa collaborazione tra il Museo di Storia Naturale di Milano, la National Geographic Society, la University of Chicago e Geomodel.

L’esposizione, ospitata presso Palazzo Dugnani a Milano, ha segnato la prima tappa europea di un evento inaugurato nel settembre 2014 presso il National Geographic Museum di Washington D.C.

Quest’affascinante rassegna era dedicata allo Spinosaurus aegyptiacus, il più grande dinosauro predatore mai conosciuto, e raccontava l’emozionante storia delle scoperte scientifiche che hanno permesso di ricostruirne l’aspetto e di comprendere i suoi adattamenti unici, rendendolo il primo dinosauro semi-acquatico noto.

L’allestimento milanese, curato da Geomodel, ha ampliato la versione originaria americana, ponendo in evidenza il significativo contributo italiano alle ricerche sullo Spinosaurus. Un viaggio iniziato nel 1912 con le prime scoperte di Ernst Stromer, interrotto dalla distruzione dei reperti durante la Seconda Guerra Mondiale, e ripreso nel 2005 grazie allo studio di un cranio fossile conservato al Museo di Storia Naturale di Milano. La ricerca ha subito una svolta decisiva nel 2008, con il ritrovamento di un nuovo esemplare nel deserto del Sahara, descritto in uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Science. Tra i protagonisti di queste scoperte, spiccano i paleontologi e esploratori di National Geographic Nizar Ibrahim e Paul Sereno, insieme a Cristiano Dal Sasso e Simone Maganuco del Museo di Storia Naturale di Milano.

Tra le attrazioni principali della mostra figuravano modelli a grandezza naturale realizzati da Geomodel, tra cui il maestoso Spinosaurus, il celacanto Mawsonia e il rettile volante Alanqa. L’esposizione offriva inoltre filmati, animazioni, pannelli informativi bilingue di alta qualità e un ricco programma di attività didattiche per scuole e visitatori, rendendo l’esperienza coinvolgente e istruttiva per ogni pubblico.

Per la realizzazione del modello dello Spinosaurus a grandezza naturale, che misura ben 15 metri di lunghezza per 6 di altezza, Geomodel ha collaborato con il sopracitato team di paleontologi, responsabili dello scavo, dello studio e della classificazione del fossile.

Dal minuzioso studio dei resti fossili è stato realizzato un file STL dal paleosculore Davide Bonadonna, che ha costituito la base digitale del processo di lavorazione. A partire da questo file, è stata prodotta una maquette in polistirolo, rinforzata con fibra di vetro e resina per garantirne robustezza e stabilità. Su questa struttura è stata successivamente modellata una scultura in creta, utilizzando circa 25 quintali di materiale. La fase di scultura, durata 40 giorni, ha richiesto un lavoro meticoloso, durante il quale ogni dettaglio anatomico è stato curato con estrema precisione per rispettare le evidenze scientifiche.

Una volta completata, la scultura in creta è servita per ricavare uno stampo in fibra di vetro, grazie al quale è stato prodotto il modello definitivo. Quest’ultimo è stato sottoposto a una fase finale di finitura e colorazione, accuratamente studiata per riprodurre nei minimi dettagli l’aspetto realistico dello Spinosaurus.

Il risultato è un’opera straordinaria, capace di riportare in vita il gigantesco predatore con una presenza imponente e visivamente affascinante.

L’esposizione offriva inoltre filmati, animazioni, pannelli informativi bilingue di alta qualità e un ricco programma di attività didattiche per scuole e visitatori, rendendo l’esperienza coinvolgente e istruttiva per ogni pubblico.

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RICERCA E SCOPERTA

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Progettazione maquette

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Scultura

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Colorazione

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